Se Google punta sulla Cina, Facebook sceglie l’Europa con l’apertura di tre nuovi centri dedicati alla cultura digitale. Obiettivo: addestrare, in due anni, un milioni di persone a conoscere e usare meglio tutte le potenzialità dell’economia digitale. Tra i paesi interessati -bella notizia- c’è l’Italia, oltre la Spagna e la Polonia. In Francia si parla di un investimento di 10 milioni di euro per il centro aperto a Parigi nel 2013.”Le persone sono preoccupate che la trasformazione in corso in corso le lasci indietro, noi stiamo investendo per assicurarci che tutti abbiano gli strumenti necessari a partecipare con successo all’economia digitale”, ha spiegato Sheryl Sandberg, Chiefs operating officier di Facebook”. Nei tre centri saranno svolti corsi di formazione adattati per le piccole medie imprese e per le persone a basso quoziente di conoscenza tecnologica, come immigrati, anziani e persone molto giovani. L’annuncio viene fatto dopo mesi di scontri tra Facebook e l’Unione Europea. Situazione scaturita dalla importante posizione acquisita dal gigante di Menlo Park, dal suo uso dei dati di privati cittadini e dal suo ruolo nella diffusione di fare news. Un progetto importante, dunque, quello di impegnarsi all’espansione delle competenze digitali degli europei, da utilizzare soprattutto nel difficile mercato del lavoro. L’operazione non ha i caratteri del puro e semplice mecenatismo. I centri, potenziando le conoscenze sempre mutevoli di Internet, dovranno essere un volano per la ripresa del volume d’affari. A cominciare dai potentissimi strumenti promozionali messi a disposizione proprio da Facebook. Una realtà, quella dell’istruzione informatica e tecnologica, della quale ha un’estrema necessità. Anzi un’urgenza.