Diventa obbligatorio indicare l’origine dei derivati del pomodoro. Decisione espressa nel decreto interministeriale firmato dal ministro delle Politiche agricole e da quello dello Sviluppo economico. Le norme introducono la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura e si applica ai derivati come conserve e concentrati di pomodoro, nonché a sughi e salse contenenti almeno per il 50 per cento da derivati del pomodoro. “Rafforziamo il lavoro fatto in tema di etichettatura -ha detto il ministro Martina-e crediamo che questa scelta vada estesa a livello europeo, garantendo la piena attuazione del regolamento del 2011. È giusto che i cittadini siano a conoscenza dell’origine degli alimenti che consumano”. Nel 2016 c’è stato un aumento del 36 per cento di arrivi dalla Cina e 92 milioni di chili di concentrato di pomodoro da spacciare come Made in Italy. Necessaria una forte operazione di trasparenza per produttori e consumatori.