Il mondo li conosce, li giudica, l’invidia e li odia. Sono leader capace di suscitare sentimenti simili o contrapposti, ma nessuno può ignorarli. Tanto è fragorosa la loro personalità. Hanno dimostrato fin da giovani un comune interesse negli affari e nelle imprese soprattutto nel settore immobiliare, a fondamento delle loro fortune. Partano come outsider e si fanno strada con astuzia e spregiudicatezza. Trump viene dal Queens e lotta, per decenni, per farsi spazio a Manhattan. Ma l’establishment di NewYork accetta malvolentieri la spacconeria del presidente degli USA. Anche Berlusconi, negli anni ’70 e ’80 era visto con una certa diffidenza dal salotto buono della finanza. Il secondo terreno di conquista dei due è stata la TV, subito dopo il mattone. Trump crea il reality show di grande successo” The Apprentice” trasmesso in Italia su Sky. Ma niente in confronto all’impero televisivo di cui è proprietario il Cavaliere, le famose tre reti di Canale 5, Rete 4, Italia Uno. Sia l’uno sia l’altro sono straricchi- secondo la classifica Forbes- Berlusconi è titolare di 7,4 miliardi di dollari, Trump di 4,1 miliardi anche se ne ha dichiarato il doppio. Entrambi si sono interessati dello sport. Il Cavaliere ha stravinto di tutto e di più, per decenni, con la squadra del Milan, recentemente ceduta. Trump ha tentato con il wrestling ma è stata una passione passeggera. Passioni forti invece sono state quelle per le donne. Con grande intraprendenza hanno vissuto matrimoni con donne bellissime (si sono fatti spennare con i divorzi dalle ex Ivana e Veronica )e ora hanno accanto giovani amanti (Melania e Francesca). Hanno avuto figli da diversi matrimoni e il Cavaliere è a quota 11 nipoti. Entrambi rappresentano l’apoteosi del successo e Trump è arrivato addirittura alla Casa Bianca. In politica sono entrati nella terza età, con metodi sconosciuti alla politica tradizionale. Entrambi di destra, Berlusconi è un moderato liberale, grande affabulatore, Trump interpreta la destra in maniera più ruvida e radicale. Il Presidente della Casa Bianca è un fautore delle armi, taglierebbe tutte le spese all’estero tranne quelle militari. Sia l’uno che l’altro cavalcano il malessere anti politico usando un lessico assai diretto. Come imprenditori sono stati capaci di creare un impero economico enorme, ostentato in maniera spesso pacchiana. Entrambi hanno conflitti di interesse ma non se ne curano. Quello che invece curano molto è la loro immagine. Nutrono un’attenzione quasi maniacale per il proprio look (stile anni ’80) ampiamente discusso. Sempre molto eleganti nel vestire, capelli neri che sembrano disegnati sulla testa quelli di Berlusconi, rossicci con ciuffo quelli di Trump. Entrambi disprezzano la giustizia italiana. Arcinota la considerazione e le battaglie intraprese contro i giudici dal Cavaliere, ma anche Trump si scatenò contro i giudici italiani in difesa di Amanda Fox. Trump attua la più potente riforma fiscale della storia recente d’America, Berlusconi vuole la flat tax. I due si ignorano platealmente.Ma non li ignora il mondo. Ogni giorno i media si interessano di loro. Perché dalle loro decisioni ,soprattutto quelle di Trump, ne conseguono le sorti di tanti popoli.