L’innarestabile Piaga dei Femminicidi

In Italia un quarto degli omicidi sono femminicidi. L’indicazione, contenuta nella relazione della Commissione parlamentare sul femminicidio votata in Senato, si riferisce agli ultimi 4 anni. Dall’1 gennaio al 30 settembre 2017 sono state uccise 86 donne e un quarto delle denunce archiviate. Se il numero totale di omicidi è in diminuzione ( dal 2011 al 2016 si è ridotto del 39%)- fonte tg24 Sky.it– i femminicidi sono calati solo del 14%. Calano anche le denunce dei reati di violenza denunciati, mentre salgono i reati di stalking e maltrattamenti alle donne e alle categorie più deboli. Le denuncia di violenza sessuale sono passate dalle 4.617 del 2011 alle 4.046 del 2016 (circa il 12% in meno), e nei primi nove mesi del 2017 si è registrato un lievissimo ulteriore calo (-0,2%). Le segnalazioni di stalking, invece, sono aumentate del 45%: si è passati dai 9.027 atti persecutori denunciati nel 2011 ai 13.177 del 2016. Anche in questo caso, però, dall’1 gennaio al 30 settembre 2017 c’è stata una diminuzione: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le azioni di stalking sono passate infatti da 10.067 a 8.480. Stesso andamento anche per i maltrattamenti: le statistiche mostrano un progressivo aumento delle denunce con 9.294 casi nel 2011 e oltre 14.000 casi nel 2016, con un picco pari a +17% tra 2012 e 2013. Per quel che riguarda il 2017, si è registrato un calo del 9,7% dei casi denunciati nei primi 9 mesi rispetto agli stessi mesi del 2016. Inoltre un quarto delle denunce presentate vengono archiviate. Nella relazione si parla dell’introduzione dell’introduzione dell'”omicidio di identità” quando l’atteggiamento violento porta a “lesioni personali gravissime con deformazione o sfregio permanente del volto, soprattutto se consumate con uso di sostanza corrosive”. Viene inoltre proposto di considerare il femminicidio come un omicidio “consumato per ragioni di genere”. C’è chi chiede modifiche alla legge sulla legittima difesa, chi ritiene venga abolito il rito abbreviato e sconti di pena. E ancora chi considera prioritario inserire maggiori investimenti sul Piano antiviolenza, corsi per l’educazione affettività e contro ogni discriminazione, infine inserire incentivi alle aziende che eliminano il divario di genere. 
Qualcosa va sicuramente fatto perché è uno stillicidio di fronte al quale l’opinione pubblica rimane esterrefatta ed impaurita. Quasi sempre i carnefici sono persone normali, almeno fuori dalle mura domestiche, e ciò rende la violenza ancora più drammatica e pericolosa.

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