Chi Non Sa La Matematica è Grasso

Sempre allineato con il titolo del testo, è necessario insistere che, in assenza di altre patologie ormonali, il problema del Peso Forma è un problema derivato da una sequenza di semplici errori matematici.

Con un’esagerazione ironica, ma vera, abbiamo espresso il concetto che, per quanto riguarda il Peso Forma, non ci sono cibi buoni o cibi cattivi, ma solo il computo delle calorie introdotte a fine giornata. Questo concetto si va finalmente diffondendo correttamente anche su internet, anche se ancora prevalgono le diete magiche, che ti fanno diventare dalla mitica Ave Ninchi in Kate Moss in una settimana, senza darti una spiegazione, ma una associazione cubista di pasti bizzarri giornalieri.

 

Purtroppo, dato il prevalere dell’ignoranza in materia, a fronte del numero esorbitante di soggetti prima in sovrappasso e poi mutati ineluttabilmente in obesi, dobbiamo di nuovo spiegare tutto. Con il rischio consapevole di essere noioso. Per farmi perdonare, aggiungerò qualche suggerimento nuovo, che per molti potranno risultare sorprendenti.

 

Premettiamo sempre, che tutto quello che diciamo sul Peso Forma e sui relativi interventi, è un concetto che non prevede la presenza di malattie endocrine e metaboliche. Stiamo parlando di soggetti sani, come tutti i soggetti in sovrappeso e gli obesi, in quanto l’aumento di colesterolo, glicemia, uricemia e transaminasi è legato ad una cattiva alimentazione e non a patologie in atto.

 

Cominciamo dal primo punto fondamentale e trascurato da quasi tutti, medici, dietologi, biologo-nutrizionisti, stregoni, soggetti in sovrappeso o obesi: mantenere un Peso Forma che ci faccia vivere in serenità è una questione mentale, di equilibrio e di interpretazione esistenziale.

Chi ha raggiunto una certa età e si guarda indietro, si rende conto immediatamente della prevalenza dei momenti difficili rispetto a quelli di scorrevolezza, quando tutto andava. Sappiamo bene che la vita è un percorso tortuoso. Allora perché privarci, a corrente alternata, di brevi momenti di spensieratezza e rinunciare a elementi semplici come il cibo e il buon vino? In virtù di cosa, uno si deve togliere il gusto di una bruschetta con olio nuovo appena franto e un due, tre bicchieri di vino? Mantenere il proprio Peso Forma e tutto quello che ciascuno di noi ritiene utile come corollario (salute, bellezza, abitudine, risparmio) è solo un calcolo matematico, grazie al quale ci possiamo permettere o no, tutto quello che ci fa stare bene.

 

Se la soluzione è matematica, la questione non può essere che mentale. I motivi possibili per non saper risolvere il problema, su una questione così banale come il saper mangiare e goderne, sono chiari:

  1. Non accettiamo che mantenere un determinato peso, sia una questione matematica di calcolo di calorie introdotte e consumate
  2. Non sappiamo fare i calcoli perché non sappiamo fare addizioni e sottrazioni
  3. Non sappiamo le calorie dei cibi, per mancata di conoscenza specifica

 

Da questi principi non si esce e chi non li comprende, passerà la vita, in un masochistico alternare periodi di privazioni, più o meno a caso, a periodi di alimentazione incontrollata, in cui ci si scava la fossa per il periodo successivo.

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